POVZETEK | ESTRATTO
Il paese ha bisogno di un radicale cambiamento. Che ripristini legalità, che inverta la tendenza al regime. Che realizzi democrazia contro partitocrazia, cittadinanza contro appartenenze.
Questo è tempo di cambiamento, di passione riformatrice, di impegno civile.
To je čas sprememb, čas strasti za reforme, za civilno delo.
ARTICOLO ESTRATTO DA "L'UNITÀ"
Il paese ha bisogno di un radicale cambiamento. Che ripristini legalità, che inverta la tendenza al regime. Che realizzi democrazia contro partitocrazia, cittadinanza contro appartenenze (a correnti, cordate, clientele, loggie, mafie).
Il paese ha bisogno di un partito della sinistra nuovo e diverso.
Nuovo e diverso innanzitutto nel senso che a fondarlo non siano solo cittadini che già oggi militano in un partito, ma anche, e con eguale peso e dignità, i molti che nel partiti tradizionali e ufficiali della sinistra non hanno potuto riconoscersi: come singoli, club, movimenti di opinione.
I tanti che costituiscono la sinistra sommersa: le competenze, la passione civile, la volontà di impegno a partire da valori elementari che tutti a sinistra verbalmente condividono: giustizia, libertà, solidarietà (ed efficienza). Valori troppo spesso disattesi e trascurati nella pratica politica quotidiana della sinistra organizzata (seppure in misura e con modalità diversissime).
Un partito, dunque, che non sia nuovo solo nel nome. E che rifiuti senza incertezze di omologarsi all’esistente.
Questa nuova forza detta sinistra avrà senso solo se saprà sottrarsi, fin dalla sua fase costituente, alla deriva partitocratica, alla privatizzazione della politica, all’appropriazione indebita e generalizzata delle risorse pubbliche, che caratterizza da tempo governo e governabilità.
Avrà senso solo se saprà garantire coerenza democratica, attraverso una improcrastinabile riforma istituzionale ed elettorale, la rigorosa difesa di un’informazione libera, cioè critica verso ogni potere, e una radicale innovazione quanto alle sue forme organizzative. Un partito, dunque, che non sia nuovo solo nel nome. E che rifiuti senza incertezze di omologarsi all’esistente. In altre parole: un partito riformista. Che rompa con la tradizionale piaga del trasformismo e col più recente vizio dei riformismo della chiacchiera.
Oggi in Italia, infatti, una forza coerentemente riformista è tutta da costruire. Fase costituente di una tale forza vuol dire un processo dove chiunque condivida i valori della sinistra, e voglia una politica capace di praticarli coerentemente ogni giorno, possa portare il contributo del proprio impegno autonomo e critico. Senza limitarsi ad attendere, ad assistere passivamente a questa stagione di trasformazioni, secondo il degradante modello della politica/spettacolo.
Questo ò tempo di cambiamento, di passione riformatrice, dì impegno civile