vizije | Visions

This is senator Darko Bratina

Predstavljamo senatorja Darka Bratino

Gorizia 08 . 04 . 1992

POVZETEK | EXCERPT

eng

Interview as newly elected senator. Bratina speaks of his earliest life experiences in a multilingual Gorizia, and his later ones in other parts of Italy—a pathway that flows into a wider perspective that finds application in politics and can become fruitful in the capital of the Isonzo province.

slo

Pogovor z novoizvoljenim senatorjem. Bratina govori o svojih prvih življenjskih izkušnjah v večjezični Gorici in o poznejših v drugih predelih Italije. Prehojena pot se steka v širšo splošno vizijo, ki jo lahko prenese v politiko in ki lahko bogato obrodi v mestu ob Soči. 

ARTICLE FROM NEWSPAPER "Il Piccolo"

Darko Bratina è l’unico senatore isontino al Parlamento: da ieri è senatore, eletto per il PdsCONTEXTUALISATIONIl Partito Democratico della Sinistra (PDS). Cinquantenne, docente di sociologia, ha aderito al Pds solo dopo la svolta di Rimini.

Bratina e Gorizia: quale rapporto?

Sono nato e cresciuto a Gorizia, in una zona dove era indifferente l’uso dei tre codici linguistici goriziani: l’italiano, lo sloveno e il friulano. Anzi, da bambini chi non sapeva arrangiarsi con queste tre lingue finiva con l’essere emarginato dai giochi. Abitando vicino alle Casermette ho avuto la possibilità di scoprire, sin da piccolo, la tragedia dell’esodo. Ho frequentato dia scuole slovene che italiane, segnato positivamente dalla frequenza del centro Stella Matutina. Ho avuto quindi l’opportunità di osservare e farmi un’idea intuitiva della complessità, comprese le sottrazioni e gli scippi culturali che erano presenti negli anni Cinquanta. Poi me ne sono andato da Gorizia: università a Trento, lavoro a Torino alla Fondazione AgnelliCONTEXTUALISATIONLa Fondazione Giovanni Agnelli è un istituto di ricerca che opera nel campo delle scienze sociali. dove, tra l’altro, ho avuto come assistente Carlo Patrucco e come allievo Luigi Abete, attuale presidente della Confindustria. Sono ritornato a Gorizia dopo una quindicina d’anni con una rica esperienza e ho cominciato a riflettere sulla nostra Itaca dove c’erano tante cose da fare all’inizio degli anni Ottanta. Via con qualche iniziativa, il premio AmideiCONTEXTUALISATIONIl Premio internazionale alla Migliore sceneggiatura cinematografica Sergio Amidei, i primi discorsi sull’università, l’impegno al Kulturni dom, la fondazione del Kinoatelje e una forte riflessione e studio sull’area di confine, sugli sloveni, sul passato goriziano gravido di risorse inesplorate.

Dal passato al presente: oggi senatore…

Volendo usare una metafora devo ringraziare tutto il complesso arco dei goriziani che ha dato in mano delle ‘frecce’ ad un suo piccolo Ulisse. Fuor di metafora: mi rendo perfettamente conto della responsabilità che mi è caduta addosso che cercherò, comunque di portare avanti avendo di vista tutto il potenziale di sviluppo di cui possiamo disporre per ricollocare Gorizia in quel suo ruolo internazionale che le compete per ragioni storico-culturali oltre che geopolitiche.

Quale ‘tarlo’ rode l’intellettuale Bratina?

Mettermi quanto più possibile in sintonia affettiva e conoscitiva con il contesto goriziano nella sua area più vasta cercando di restituirgli la dignità e la prospettiva nonostante la presenza di tante forze, Leghe ed Msi ad esempio, che vorrebbero portare la storia indietro.

Maria Masau Dan

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