POVZETEK | ESTRATTO
Il Pds (sono intervenuti Migone, Bratina. Smuraglia e Luciano Lama in dichiarazione di voto) ha accompagnato il suffragio positivo con la richiesta di una legislazione di accompagnamento che intervenga sulla parte sociale.
Stranka PDS (govorili so Migone, Bratina. Smuraglia in Luciano Lama med glasovalnimi izjavami) je pozitivni izid glasovanja pospremila s prošnjo za dopolnilno zakonodajo, ki naj se zavzame za socialni del.
ARTICOLO ESTRATTO DA "L'UNITÀ"
ROMA. Nel pieno della tempesta monetaria che scuote l’Europa, il Senato ha approvato ieri sera il trattalo di Maastricht, rispettando cosi la tabella di marcia che prevedeva un voto positivo in almeno un ramo del Parlamento, prima del referendum francese della prossima domenica. A favore tutti i gruppi, esclusi Rifondazione e Msi, mentre i Verdi hanno votato «secondo coscienza». Il Pds (sono intervenuti Migone, Bratina. Smure glia e Luciano Lama in dichiarazione di voto) ha accompagnato il suffragio positivo con la richiesta di una legislazione di accompagnamento che intervenga sulla parte sociale. Nel corso della mattinata, si era sparsa la voce che l’esame sarebbe stato sospeso, in attesa degli sviluppi della situazione monetaria. Anzi, che -sarebbe stato lo stesso governo ad avanzare questa richiesta.
«Qualcuno si chiede – ha detto – se questo Parlamento, che discute della ratifica di Maastricht in piena bufera monetaria, sia fuori della realtà»
Ministro degli Esteri, Emilio Colombo
Per smentire queste «voci» si precipitava a palazzo Madama il ministro degli Esteri, Emilio Colombo, che chiedeva di Intervenire nel mezzo del dibattito, senza attenderne la conclusione. «Qualcuno si chiede – ha detto – se questo Parlamento, che discute della ratifica di Maastricht in piena bufera monetaria, sia fuori della realtà». «È vero il contrano – ha esclamato – perché quello che accade, accade in mancanza dì Maastricht». Secondo il titolare della Farnesina, infatti, non si possono mantenere le parità di cambio senza tenere sotto controllo le economie reali. A chi sosteneva che i costi dell’adesione sono per l’Italia troppo alti, il ministro ha risposto che, senza Maastricht, lo sarebbero stati maggiormente. Il trattato, ha sostenuto, serve anche a superare gli squilibri. «Se gli squilibri sono forti – ha sottolineato – anche gli interventi debbono essere forti». Che lo siano si è visto qualche ora dopo con la manovra dei 92mila miliardi. Nel dibattito un secco intervento di Amintore Fanfani che non ha mancato di pronunciare un severo giudizio sull’attuale classe dirigente.