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Alleanza Democratica. Oggi la convention a Roma: "Siamo contro le Leghe e contro la nomenklatura"

Demokratsko zavezništvo. Danes skupščina v Rimu: "Smo proti legam in nomenklaturi”

Roma 17 . 10 . 1992

POVZETEK | ESTRATTO

ita

I due giorni di assemblea al Parco dei Principi s'intitolano «verso l'alleanza democratica». Le ultime due parole - «Alleanza democratica» - dovrebbero essere il nome del nuovo «soggetto politico». Nel documento si parla di un «nuovo patto sociale ed istituzionale», si insiste su una riforma elettorale in senso uninominale-maggioritario. E si affrontano anche i temi economici sul tappeto.

slo

Predlog Demokratskega zavezništva je morje, v katerem se PDS lahko najbolje premika.
Zadnji dve besedi - "Demokratična zveza" - naj bi bili ime novega "političnega subjekta". Dokument govori o "novem socialnem in institucionalnem paktu", vztraja pri volilni reformi v smislu eno-večinske večine. Rešuje pa tudi nekatera ekonomska vprašanja.

ARTICOLO ESTRATTO DA "L'UNITÀ"

ROMA.

Una sala di un albergo lussuoso, ai Parioli. Cinquecento sedie che, stando alle adesioni, dovrebbero essere tutte occupate. Quest’atmosfera da «convention» farà da sfondo alla nascita dell’ultima iniziativa trasversale. Nessun dubbio che si tratti di un atto di nascita: i due giorni di assemblea al Parco dei Principi (che cominceranno stamane alle 9.30) s’intitolano «verso l’alleanza democratica». Le ultime due parole – «Alleanza democratica» – dovrebbero essere il nome del nuovo «soggetto politico». Che, naturalmente di questi tempi, nasce contro le Leghe, ma anche «contro la nomenklatura» dei partiti. Di che si tratta? Più che il documento di 10 cartelle che lancia l’iniziativa, meglio può aiutare a capire l’elenco dei firmatari. Si va da Giuseppe Avala a Nando Adornato fino a Paolo Barile. Eppoi: Enzo Bianco, Willer Bordon, Nando Dalla Chiesa. Miriam Mafai, Enzo Mattina, Giovanna Melandri. Franco Morganti, Giovanni Moro, Toni Muzi Falcone, Gianfranco Pasquino, Franco Passuello, Fulco Pratesi, Giampiero Rasimelli, Elio Veltri. E non è tutto. Perchè, oltre ai promotori, stamane hanno assicurato la presenza (e l’intervento) anche Mario Segni, Walter Veltroni, Marco Pannella, Claudio Martelli e Giorgio La Malfa. Ci sarà anche Aldo Fumagalli, leader dei giovani industriali. In più si dice che Occhetto abbia scritto una lettera ai promotori dell’assemblea. Ma cosa tiene insieme un giornalista de «L’espresso», come Adornato e gli animatori di quella che tempo addietro si chiamava «sinistra dei club»? Cosa unisce un deputato repubblicano dello stile di Ayala al vice-presidente delle Acli? Nel documento si parla di un «nuovo patto sociale ed istituzionale», si insiste su una riforma elettorale in senso uninominale-maggioritario. E si affrontano anche i temi economici sul tappeto: per negare «la riproposizione» degli schematismi reaganiani. Insomma: un nuovo contributo alla riforma della politica. Che parta «da semplici cittadini» (per usare le parole di uno degli animatori dell’assemblea: Ferdinando Adornato).

«La differenziazione con Segni, sull’interpretazione dell’idea di “alleanza democratica” va rimarcata per evitare confusioni. C’è chi sostiene che si debba andare oltre la sinistra, sino a sostituirla.»

Massimo Salvatori

Alleanza democratica». Il nome potrebbe ingenerare confusione: quella è anche la sigla del raggruppamento elettorale – «trasversale» – proposto pochi giorni la da Mario Segni. Un’accostamento che non piace. O almeno non piace a Massimo Salvatori, anche lui protagonista dell’assemblea di stamane. Che spiega: «La differenziazione con Segni, sull’interpretazione dell’idea di “alleanza democratica” va rimarcata per evitare confusioni. C’è chi sostiene che si debba andare oltre la sinistra, sino a sostituirla. E c’è la nostra impostazione che concepisce la sinistra rinnovata come una componente decisiva dell’alleanza democratica». Queste cose Salvadori le ha dette ieri, all’assemblea del Capranica, quella della sinistra di governo. Analisi che varrà per tutti? Lo si vedrà stamane. In ogni caso, il «manifesto» dell’Alleanza democratica sembra avere capacità d’attrazione. Per dirne una, nove senatori del Pds hanno deciso di aderire all’iniziativa. E lo fanno «ufficialmente», con tanto di lettera-pubblica. Carlo Rognoni, Maria Taddei, Marco Pezzoni, Luana Angeloni, Alcibiade Boratto, Darko Bratina, Lorenzo Forceri, Fausto Giovannelli e Graziella Pagano dicono: «La proposta di “alleanza democratica” è il mare in cui meglio il Pds può muoversi».

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